Partita Iva

Sei una Partita Iva? Anche il Caaf Cgil di Roma e Lazio può assisterti!

Se sei un Professionista o un Imprenditore senza dipendenti risparmia tempo e denaro ed affida la gestione contabile e fiscale della tua attività al CAAF Cgil di Roma e Lazio.

Lo sportello Partite Iva” del Caaf Cgil è presente in due sedi:

Roma, in Via Ricasoli 7 (terzo piano) tel. 0648916626
Genzano, corso Gramsci, 28, tel. 069362032

È possibile rivolgersi ai nostri professionisti per:

• Dichiarazione di apertura attività;
• Apertura, chiusura e variazione della partita IVA;
• Iscrizione al registro delle imprese (se necessaria);
• Iscrizione allINPS;
• Iscrizione allINAIL (se necessaria);
• Tenuta della contabilità e gestione degli adempimenti fiscali obbligatori;
• Predisposizione e trasmissione telematica della dichiarazione dei redditi;
• Iscrizione e predisposizione dei versamenti contributivi;
• Assistenza previdenziale in collaborazione con il patronato Inca Cgil.

Cosa bisogna sapere prima di aprire la Partita Iva

Lavvio di un’attività imprenditoriale o di un’attività professionale necessita di una serie di adempimenti di carattere fiscale e previdenziale da porre in essere tempestivamente allinizio dellattività stessa e periodicamente nelle fasi successive durante tutto il periodo dattività.

ADEMPIMENTI AGENZIA DELLE ENTRATE E REGISTRO IMPRESE
Il primo adempimento fiscale obbligatorio è la richiesta di attribuzione del numero di Partita Iva. A tal fine è necessario predisporre e consegnare allAgenzia delle Entrate la Dichiarazione di inizio attività” entro 30 giorni dallavvio.
Per i contribuenti che avviano unattività dimpresa (artigiana o commerciale), la richiesta di attribuzione della Partita Iva deve essere effettuata attraverso la Comunicazione Unica” (ComUnica) da presentare al Registro Imprese.
La presentazione della pratica ComUnica  vale quale assolvimento di tutti gli adempimenti amministrativi previsti per liscrizione alla CCIAA, all’INPS, all’INAIL (ove previsto), nonchè per lottenimento della partita IVA.

LA SCELTA DEL REGIME FISCALE
Con lapertura della Partita Iva è necessario anche individuare il regime fiscale cui aderire, la scelta inciderà oltre che sulla tassazione, anche sugli adempimenti contabili, fiscali e previdenziali da porre in essere.
Attualmente limprenditore individuale, il professionista e lartista possono decidere di aderire al regime ordinario” o al regime forfetario”; questultimo rappresenta a oggi lunico regime agevolato cui si può accedere.
Rispetto al regime ordinario, il regime forfetario permette una serie di semplificazioni a livello amministrativo, contabile e fiscale, le più significative sono:

  • la non applicazione dellIva nelle fatture di vendita;
  • lesclusione dai principali adempimenti Iva (detrazione, liquidazione, versamento, comunicazione trimestrale e dichiarazione dellimposta);
  • lesclusione dallo spesometro;
  • lesclusione dallobbligo di registrazione e tenuta delle scritture contabili;
  • lesclusione da studi di settore e parametri;
  • lesclusione dallapplicazione delle ritenute dacconto.

Limposta dovuta dal contribuente forfetario è calcolata applicando al reddito imponibile laliquota del 15% (5% per le nuove attività). La base imponibile su cui va applicata limposta si determina moltiplicando i ricavi incassati nellanno per il coefficiente di redditività stabilito per legge, diversificato a seconda del codice ATECO che contraddistingue lattività svolta. Limposta così determinata sostituisce la contribuzione Irpef, Irap e le addizionali comunali e regionali.

ADEMPIMENTI PREVIDENZIALI: ISCRIZIONE E VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI
Artigiani e commercianti sono tenuti alliscrizione alla Gestione IVS. Tali soggetti devono annualmente provvedere al versamento dei c.d. contributi «fissi», suddivisi in 4 rate di pari importo e calcolati sulla base del reddito minimale fissato annualmente dallInps. Le scadenze di versamento dei contributi dovuti sul reddito minimale sono:

  • 16 maggio
  • 20 agosto
  • 16 novembre
  • 16 febbraio dellanno successivo

Tali importi sono da versare a prescindere dal reddito prodotto durante lanno, salvo il ragguaglio a mesi calcolato dallIstituto per il primo anno dattività. Se il reddito dichiarato ai fini previdenziali supera poi limporto minimale, sulleccedenza sono dovuti ulteriori contributi da versare in acconto, sulla base del reddito dellanno precedente, e a saldo, in sede di dichiarazione annuale sulla base del reddito effettivo prodotto nellanno.

I liberi professionisti privi di una Cassa di previdenza professionale, sono tenuti alliscrizione alla Gestione Separata Inps. In generale, limporto su cui calcolare i contributi dovuti coincide con il reddito imponibile ai fini fiscali, dato dalla differenza tra ricavi (o compensi) incassati e costi sostenuti nellanno. Il contributo dovuto alla Gestione Separata è calcolato applicando allimponibile le aliquote vigenti nellanno di riferimento.

I professionisti iscritti ad Albi professionali o elenchi (avvocati, ingegneri, architetti, geometri, dottori commercialisti, medici, veterinari, psicologici, ecc.) versano i contributi alla Cassa previdenziale di appartenenza. Si tratta di Fondi autonomi che gestiscono in termini di imposizione, riscossione e recupero i contributi obbligatori dovuti dai lavoratori professionisti, in modo del tutto autonomo rispetto allInps. Ciascuna cassa ha le proprie regole, di norma prevedono il versamento di un contributo minimale” dovuto da tutti indipendentemente dal reddito annuo prodotto, di un contributo soggettivo” calcolato in percentuale rispetto al reddito dichiarato, e di un contributo integrativo” addebitato dal professionista in fattura al cliente e poi riversato alla Cassa. Alcune gestioni prevedono inoltre il versamento del contributo di maternità e specifiche riduzioni contributive per i professionisti in base alletà anagrafica o allanzianità lavorativa.