Contratti d'affitto
Il Caaf Cgil offre assistenza a 360 gradi per i contratti d’affitto, presso di noi potrai redigere il contratto di locazione, compilare e inviare all’Agenzia delle Entrate il modello RLI, verificare quali imposte pagare, scegliendo il regime fiscale più conveniente: ordinario o cedolare secca. Non dovrai più preoccuparti di nulla!
La nostra consulenza, infatti, ti segue anche nei passaggi successivi: proroghe, subentri o risoluzioni anticipate. Ricordati che per legge è obbligatorio registrare ogni contratto di locazione superiore a 30 giorni complessivi nell’anno.
Inoltre, nelle nostre sedi è possibile farsi rilasciare l’attestazione di conformità da parte del SUNIA per accedere al canone concordato.
Ogni tipo di contratto di locazione e affitto di beni immobili deve essere registrato, qualunque sia il regime fiscale scelto (ordinario o cedolare secca), entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla sua decorrenza. Solo nel caso in cui la durata del contratto sia inferiore ai 30 giorni nell’arco di un anno non è obbligatorio registrare il contratto. Per registrare il tuo contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate rivolgiti al Caf Cgil per i contratti ad uso abitativo e liberi, transitori o concordati. Il Caf Cgil ti assiste anche per la stipula dei contratti a canone concordato, grazie ad una convenzione con il Sunia che attesta il canone ed il contratto.
Certificazione APE
I nuovi contratti devono contenere una clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione relativa all’Attestazione della Prestazione Energetica dell’edificio (APE). Attraverso tale attestazione avviene la verifica e la qualità degli infissi, la salubrità degli ambienti interni, l’efficienza energetica legata ai consumi e agli impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda, nonché l’eventuale presenza di impianti autonomi di produzione di energia. Tali elementi concorrono a stabilire il valore economico dell’immobile sia in caso di vendita che di affitto. Per questo motivo la copia dell’APE deve essere allegata al contratto. Il Caf Cgil è convenzionato con Tecnici abilitati che offro il relativo servizio.
Imposta di registro
L’imposta di registro sui contratti di locazione ordinari (senza opzione per la “cedolare secca”) è pari al 2% del canone annuo con un minimo di imposta pari ad euro 67,00. A questa somma si aggiunge l’imposta di bollo pari a 16,00 euro ogni 100 righe di testo.
Nel caso di contratti a canone concordato l’imposta del 2% si calcola sul 70% del canone annuo.
Nel caso di contratti ordinari, sia a canone libero che agevolato, entro 30 giorni dalla scadenza annuale del contratto, locatore e conduttore dovranno corrispondere l’imposta di registro del 2% sul canone annuale. A differenza della prima registrazione e della proroga, l’imposta da versare è pari al 2% qualunque sia il suo ammontare, senza essere ragguagliato all’imposta minima (67,00 euro).
Contratti a canone concordato
I contratti agevolati, o a canone concordato, riguardano i contratti tipo previsti dagli accordi territoriali stipulati tra le parti sociali e le amministrazioni comunali delle aree metropolitane, come Roma e Comuni limitrofi, dei Comuni Capoluogo di Provincia e dei Comuni definiti “ad alta densità abitativa”. Il calcolo del canone concordato dipende da una serie di fattori oggettivi previsti dagli Accordi Territoriali, come ad esempio la superficie, la posizione, la presenza di spazi all’aperto come balconi, giardino, corte esclusiva, l’APE, ecc.
Cedolare secca
La “cedolare secca”è un regime fiscale facoltativo che consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali. Per i contratti per i quali si è optato per la “cedolare secca” non dovranno essere pagate l’imposta di registro e l’imposta di bollo, ordinariamente dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione.
L’opzione per “cedolare secca” può essere richiesta entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità dandone comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate e scritta, attraverso Raccomandata R/R, al Conduttore.
Scegliere la “cedolare secca”, però, significa anche la rinuncia da parte del locatore di chiedere l’aggiornamento del canone di locazione ai fini Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, dell’anno precedente.
L’imposta sostitutiva si calcola applicando un’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti, se il contratto è libero, l’aliquota scende al 10% se il contratto è a canone concordato.
Il Caf Cgil è pronto ad effettuare una valutazione di convenienza economico/fiscale a 360°.